E fu a quell'età.. Venne la poesia
a cercarmi. Non so, non so da dove
usci da quale inverno o fiume.
Non so come ne' quando,
no, non erano voci, non erano
parole, ne'silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
all'improvviso tra gli altri,
tra fuochi violenti
o mentre rincasavo solo,
era là senza volto
e mi toccava.

lo non sapevo che cosa dire, la mia bocca
non sapeva
chiamare per nome,
i miei occhi erano ciechi,
e qualcosa pulsava nella mia anima,
febbre o ali perdute,
e mi formai da solo,
decifrando
quella bruciatura,
e scrissi il primo verso vago,
vago, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura saggezza
di colui che nulla sa,
e vidi all'improwiso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti
l'ombra trafitta,
trivellata
da frecce, fuoco e fiori
la notte travolgente, l'universo.

E io, minimo essere,
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell'abisso,
ruotai insieme alle stelle,
il mio cuore si distese nel vento .
Pablo Neruda

Felice chi con ali vigorose,
le spalle alla noia e ai vasti affanni 
che opprimono col peso la nebbiosa vita,
si eleva verso campi sereni e luminosi!
Felice chi lancia i pensieri come allodole
in libero volo verso i cieli nel mattino!
Felice chi, semplice, si libra sulla vita e intende
il linguaggio dei fiori e delle cose mute! 
(Baudelaire) 

 

"Io penso a te quando dal seno del mare
il sole sorge e i suoi raggi dardeggia;
io penso a te quando al chiarore lunare
l'onda serena biancheggia.
Io penso a te quando sale la polvere
lungo il lontano sentiero,
e nella notte oscura, quando al passeggero
sul ponte il cuore balza di paura."


Io t'odo allor che con sordo bisbiglio
cresce e s'innalza il flutto;
nel queto bosco io vo spesso, ed origlio,
quando tacito è il tutto.

Ti son dappresso, e a me tu sei daccanto,
benché lungi cosí.
Il sol tramonta, e sorgon gli astri intanto.
Oh, se tu fossi qui
con me,più bella fra le belle!

 

W. GOETHE

Il risveglio

Su questo letto d'erbe, posso dormire ancora?
Sento l'aria odorosa, scorrere intorno a te.
È la tua bocca un fiore, la cui vampa divora.
Dàmmela, amor mio dolce, e non bruciar che me.

Quel gran soffio d'amore dentro il bacio che anelo
dalle tue labbra chiuse, io non lo so rapire.
Se tu me ne fai dono, avrò giú terra in cielo...
Ma il tuo sonno si ostina. E tu mi fai morire.

Vieni! Sotto quegli olmi; avremo .ombre profonde..
Gorgheggeran gli uccelli, vedendo il nostro amore.
Laggiú, dietro le nubi, il sole si nasconde.
Ma dentro gli occhi tuoi, ricerco il suo fulgore.

...Ecco: ti sei ridesto, dal tuo lungo sopore.
Sono i tuoi baci il miele, che ci daranno i fiori.
Il tuo cuore sospira... Viene a cercarmi il cuore?
Sta qui, sulla mia bocca. Prèndilo: è tutto ardore.
E còprimi di fiori.

Marceline Desbordes-Valmore
 


 

Nel nostro amore, la pena e la gioia

 

Nel nostro amore, la pena e la gioia
si accendono e si spengono,
come, a primavera,
la mattina e la sera.

Oh soave scontro dolce
dell'ombra e della luce,
della luce e dell'ombra
-né luce del tutto,
né ombra del tutto -,
belle loro due, come quelle due;
simulacro di lotte,
uguali nella disfatta e nel trionfo!

JUAN RAMON JIMENEZ


Un raggio di sole

Aspetta!
Un raggio di sole
in mezzo ai fiori, che
il giorno riempiono,
braccia larghe per il domani,
ora sul sentiero di casa.

Guardo,
petali rosa creano
impronte
idee…
via via sul campo dimenticate
nel vento,
disperse…
di questo tempo
di un nulla contenente.

Un raggio di sole,
un'idea luminosa
fantastica
nasce… allo sbocciare di te
mio piccolo fiore,
dentro me,
nel mio cuore!

Anonimo

Il mondo nel cuore

La coperta no,
non mi serve;
la testa la nascondo
nel morbido candore.

E ho il mondo nel cuore
e negli occhi;
la mia esistenza
così vicina alla tua.

E intanto, se tutto
scorre, ora non lo vedo..
mi basta sentire il tuo
affetto e sognare
di dormire sul cuore.
web

Dovrei paragonarti a una giornata d'estate?
Tu sei più incantevole e mite.
Impetuosi venti scuotono le tenere gemme di maggio
e il corso dell'estate è fin troppo breve.
Talvolta troppo caldo splende l'occhio del cielo
e spesso il suo aureo volto è offuscato,
e ogni bellezza col tempo perde il suo fulgore,
sciupata dal caso o dal corso mutevole della natura.
Ma la tua eterna estate non sfiorirà
nè perderai possesso della tua bellezza;
nè morte si vanterà di coprirti con la sua ombra,
poichè tu cresci nel tempo in versi eterni.
Finchè uomini respirano e occhi vedono,
vivranno questi miei versi, daranno vita daranno vita a te.
William Shakespeare

 



 

Dio, com'è bella!

Dio, com'è bella!

e quanto
sempre,

a guardarla,

è tutta un dolce incanto!
Della beltà che in lei
sempre si spiega io mai sazio sarei.

Stanco giammai: la sua beltà, a guardarla,
sempre si rinnovella;
sempre ad ognuno parla
e di grazia e d'amor. Dio, com'è bella!

Di qua e di là dal mare
più remoto, e per ogni
terra, non c'è chi le assomigli: appare
quale solo nei sogni
per forse una beltà.

Dio, com'è bella!

Charles d'Orleans

 




 


 

 

 

 

Lei è vicino al mio cuore

 

 


Lei è vicino al mio cuore
come fiore di campo alla terra:
mi è dolce come è dolce il sonno
per le stanche membra.
Il mio amore per lei è la mia vita
che scorre nella sua pienezza,
come un fiume gonfio in autunno,
fluente con sereno abbandono.
I miei canti si confondono al mio amore,
come il mormorio d'un ruscello,
che canta con tutte le sue onde
e tutte le sue correnti.
Se possedessi il cielo con tutte le sue stelle,
e il mondo con le sue infinite ricchezze,
chiederei ancora di più;
ma sarei pago dal più infimo cantuccio
di questa terra, se lei fosse mia.


Rabindranath Tagore

 

PERCHE' TI AMO

Perchè ti amo, di notte son venuto da te
così impetuoso e titubante
e tu non me potrai più dimenticare
l'anima tua son venuto a rubare.

Ora lei e' mia - del tutto mi appartiene
nel male e nel bene,
dal mio impetuoso e ardito amare
nessun angelo ti potrà salvare.

Hermann Hesse

 


L'ultimo addio
T
'amai, dunque, t'amai, e t'amo ancor
di un amore che non si può concepire
 che da me solo. E' poco prezzo,
 o mio angelo, la morte per chi
ha potuto udir che tu l'ami,
 e sentirsi scorrere in tutta
 l'anima la voluttà del tuo bacio,
 e pianger teco - io sto col piè
nella fossa; eppure tu anche
in questo frangente ritorni,
come solevi, davanti a questi occhi
 che morendo si fissano in te,
in te che sacra risplendi
di tutta la tua bellezza...
Io muoio... pieno di te,
 e certo del tuo pianto...

U.Foscolo

 

Fa pure del tuo peggio per sfuggirmi


Fa pure del tuo peggio per sfuggirmi
tu in me vivrai per tutta la mia vita
e vita non durerà più a lungo del tuo amore,
perchè sol da questo affetto essa dipende.
Quindi temer non devo il peggior dei torti
quando nel più piccolo la mia vita ha fine;
mi par di meritare miglior sorte
di quella che è balia dei tuoi capricci.
Non puoi torturarmi con la tua incostanza
perchè nel tuo disdegno muore la mia vita:
o che beato titolo solo io posseggo,
felice del tuo amore, felice di morire!
Ma esiste felicità che nuvole non tema?
Tu potresti ingannarmi ed io non saperlo.

(William Shakespeare)

 

 

 L'amor mio è vestita di luce

 

L'amor mio è vestita di luce

In mezzo ai meli

Dove i lieti venti più bramano

Di correre insieme.

 

Là dove i venti lieti restano un poco

A corteggiare le giovani foglie,

L'amor mio va lentamente, china

Alla propria ombra sull'erba;

 

Là, dove il cielo è una coppa azzurrina

Rovescia sulla terra ridente,

Va l'amor mio luminoso, sostenendo

Con garbo la veste.

JAMES JOYCE -

 

Le più belle poesie
 

 

Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le mani aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono
davanti a un altare vuoto,
accerchiati da agenti
della divina follia.
Così, pazzo criminale qual sei
tu detti versi all'umanità,
i versi della riscossa
e le bibliche profezie
e sei fratello a Giona.
Ma nella Terra Promessa
dove germinano i pomi d'oro
e l'albero della conoscenza
Dio non è mai disceso nè ti ha mai maledetto.
Ma tu sì, maledici
ora per ora il tuo canto perchè
sei sceso nel limbo,
dove aspiri l'assenzio
di una sopravvivenza negata.

Alda Merini

Fuggiremo il riposo

 


Fuggiremo il sonno
Supereremo in velocità l'alba e la primavera
E prepareremo giorni e stagioni
A misura dei nostri sogni
Paul Eluard

Sei così bella


Sei così bella
tu, come il morbido prato dietro l'arcobaleno
nel meriggio silenzioso d'acqua e sole,
come l'increspamento della primavera
di fronte al sole dell'aurora
come l'avena fine del serraglio
di fronte al sole del tramonto dell'estate
come i tuoi occhi verdi col mio sorriso rosso
come il mio cuore profondo col tuo amore vivo.
Juan Ramirez

 

 

Viviamo, mia Lesbia, e amiamo:


tutte le chiacchiere dei vecchi brontoloni


- lasciale perdere, non valgono una lira.

 

Tramonta il sole e poi ritorna:


per noi, quando la breve luce è

 tramontata,


solo rimane il sonno di una notte senza

 fine.

Dammi mille baci, e ancora cento,


poi altri mille, e altri cento ancora,


e mille e cento e non fermarti mai.

 

Poi, quando ne avremo a migliaia,


li confonderemo, per non sapere


- perchè nessuno sappia il mucchio


di quei baci, e non ci dia il malocchi

 

Gaio Valerio Catullo




Come ti amo? Ora ne conto i modi

Come ti amo? Ora ne conto i modi.
Ti amo quanto profondo e ampio e alto
la mia anima può ,quando oltre ogni sguardo
si volge all'Essenza, alla Grazia ideale.
Ti amo al livello del più quieto bisogno
di ogni giorno, al sole e a lume di candela.
Ti amo in libertà  come chi per giustizia lotta;
ti amo semplicemente, come chi evita la lode;
ti amo con la passione delle mie amiche pene
e con la fiducia che avevo da bambina.
Ti amo di un amore che credevo perduto,
coi miei passati santi, ti amo col respiro,
i sorrisi e le lacrime di tutta la mia vita!
E, Iddio lo voglia, di più ti amerò dopo la morte.
Elisabeth Barret Browning


 

Donna

Donna, non sei soltanto l' opera di Dio,
ma anche degli uomini, che sempre
ti fanno bella con i loro cuori.
I poeti ti tessono una rete
con fili di dorate fantasie;
i pittori danno alla tua forma
sempre nuova immortalità
Il mare dona le sue perle,
le miniere il loro oro,
i giardini d' estate i loro fiori
per adornarti, per coprirti,
per renderti sempre più preziosa.
Il desiderio del cuore degli uomini
ha steso la sua gloria
sulla tua giovinezza.
Per metà sei donna, e per metà sei sogno.

R .Tagore

Se mi propongo

S
e mi propongo di scriverti una poesia d'amore
il foglio si coprirà di sabbia
o cenere o pozzanghere.
Meglio amarti
e ancora nudi
raccomandarti i versi di qualche altro poeta
che non ti ami.

Alexis Diaz Pimiento

 
 

Indifferenza


E' sbocciato quest'odio come un vivido amore
dolorando,e contempla se stesso anelante.
Chiede un volto e una carne,come fosse un amore.

Sono morte la carne del mondo e le voci
che suonavano,un tremito ha colto le cose;
tutta quanta la vita è sospesa a una voce.
Sotto un'estasi amara trascorrono i giorni
alla triste carezza della voce che torna
scolorandoci il viso.Non senza dolcezza
questa voce al ricordo risuona spietata
e tremante:ha tremato una volta per noi.

Ma la carne non trema.Soltanto un amore
la potrebbe incendiare, e quest'odio la cerca.
Tutte quante le cose e la carne del mondo
e le voci, non valgono l'accesa carezza
di quel corpo e quegli occhi.Nell'estasi amara
che distrugge se stessa, quest'odio ritrova
ogni giorno uno sguardo, una rotta parola,
e li afferra, insaziabile, come fosse un amore.
Cesare Pavese

Desiderio

Voglio che tornando tu trovi una paroletta del tuo amico stasera.
Ho un desiderio desolato di te stasera. Ahimè stasera e sempre.
Ma stasera il desiderio è di qualità nuova.
È come un tremito infinitamente lungo e tenue.
Sono come un mare in cui tremino tutte le gocciole,
tremano tutte le ali dell'anima,
tremano tutte le fibre dei nervi,
tremano tutti i fiori della primavera
e anche le nuvole del cielo
e anche le stelle della notte
e anche la piccola luna trema.
Trema sui tuoi capelli che sono una schiuma bionda.
Ho la bocca piena delle tue spalle,
che sono ora come un fuoco di neve tiepida disciolta in me.
Godo e soffro.
Ti ho dentro di me e vorrei tuttavia sentirti sopra di me.
Non mi hai lasciato tanta musica partendo.
Stanotte tienimi sul tuo cuore,
avvolgimi nel tuo sogno,
incantami col tuo fiato,
sii sola con me solo.
Oh melodia melodia...
Tremano tutte le gocciole
del mare.

G.D'Annunzio

Era troppo amore.
Troppo grande, troppo complicato,
troppo confuso,
e azzardato e fecondo e doloroso.
Era tutto quello che potevo dare,
più di quanto mi convenisse.
Per questo si infranse.
Non si esaurì, non finì, non morì,
semplicemente si infranse,
crollò come una torre troppo alta,
come una scommessa troppo alta,
come un’aspettativa troppo ambiziosa.

Almudena Grandes Hernández

 

 

 

 

 

 

 

Vorrei poter soffocare

Vorrei poter soffocare
nella stretta delle tue braccia
nell'amore ardente del tuo corpo
sul tuo volto, sulle tue membra struggenti
nel deliquio dei tuoi occhi profondi
perduti nel mio amore,
quest'acredine arida
che mi tormenta.
Ardere confuso in te disperatamente
quest'insaziabilità della mia anima
già stanca di tutte le cose
prima ancor di conoscerle
ed ora tanto esasperata
dal mutismo del mondo
implacabile a tutti i miei sogni
e dalla sua atrocità tranquilla
che mi grava terribile
e noncurante
e nemmeno più mi concede
la pacatezza del tedio
ma mi strazia tormentosamente
e mi p?gola atroce,
senza lasciarmi urlare,
sconvolgendomi il sangue
soffocandomi atroce
in un silenzio che ?uno spasimo
in un silenzio fremente.
Nell'ebrezza disperata
dell'amore di tutto il tuo corpo
e della tua anima perduta
vorrei sconvolgere e bruciarmi l'anima
spargere quest'orrore
che mi strappa gli urli
e me li soffoca in gola
bruciarlo annichilirlo in un attimo
e stringermi stringermi a te
senza ritegno pi?
ciecamente, febbrile,
schiantandoti, d'amore.
Poi morire, morire,
con te.

C.Pavese

Verr?la morte e avr?i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Cos?li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verr?la morte e avr?i tuoi occhi.
Sar?come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.
Cesare Pavese

"Quando l'onda s'innalza con sordo bisbiglio
posso ascoltare allora la tua voce;
o nel bosco tranquillo, dove spesso origlio,
e ogni cosa e' silente in quella luce.
Io ti sono vicino e tu mi sei vicina,
pur sapendo che sei cosi' remota.
Mentre il sole tramonta e sorgono le stelle.
Oh tu fossi con me, piu' bella fra le belle!"
W. Goethe

L?amorosa

Lei ?in piedi sulle mie palpebre
E i suoi capelli sono nei miei,
Lei ha la forma delle mie mani,
Lei ha il colore dei miei occhi,
Lei ?sprofondata dentro la mia ombra
Come una pietra sopra il cielo.

Lei ha sempre gli occhi aperti
E non mi lascia dormire.
I suoi sogni in piena luce
Fanno evaporare i soli,
Mi fanno ridere, piangere e ridere
Parlare senza avere niente da dire.
Paul Eluard

?Piaceri notturni?.

Anche noi ci fermiamo a sentire la notte
nell?istante che il vento ?pi?nudo: le vie
sono fredde di vento, ogni odore ?caduto;
le narici si levano verso le luci oscillanti.

Abbiamo tutti una casa che attende nel buio
che torniamo: una donna ci attende nel buio
stesa al sonno: la camera ?calda di odori.
Non sa nulla del vento la donna che dorme
e respira; il tepore del corpo di lei
?lo stesso del sangue che mormora in noi.

Questo vento ci lava, che giunge dal fondo
delle vie spalancate nel buio; le luci
oscillanti e le nostre narici contratte
si dibattono nude. Ogni odore ?un ricordo.
Da lontano nel buio sbuc?questo vento
che s?abbatte in citt? gi?per prati e colline,
dove pure c??un?erba che il sole ha scaldato
e una terra annerita di umori. Il ricordo
nostro ?un aspro sentore, la poca dolcezza
della terra sventrata che esala all?inverno
il respiro del fondo. Si ?spento ogni odore
lungo il buio, e in citt?non ci giunge che il vento.

Torneremo stanotte alla donna che dorme,
con la dita gelate a cercare il suo corpo,
e un calore ci scuoter?il sangue, un calore di terra
annerita di umori: un respiro di vita.
Anche lei si ?scaldata nel sole e ora scopre
nella sua nudit?la sua vita pi?dolce,
che nel giorno scompare, e ha sapore di terra.
Cesare Pavese

Si ?squarciata la nube; ecco nel cielo
l?arcobaleno brilla,
s?avviluppa la terra
in un fanale di pioggia e di luce.
Fui desto. Ma chi offusca
i magici cristalli del mio sogno?
Mi palpitava il cuore
attonito e smarrito.
Il limoneto in fiore
del giardino, i cipressi
il verde prato, il sole, l?acqua, l?iride?
l?acqua nei tuoi capelli!
E tutto si perdeva nel ricordo
come una bolla di sapone al vento.
Antonio Machado

Canzone del giorno di sempre

Che bello vivere giorno per giorno..
La vita, cos? non stanca?

Vivere solo di momenti
come queste nuvole in cielo?

E guadagnare solo, tutta la vita,
Inesperienza?speranza?

E la rosa pazza dei venti
presa nella falda del cappello.

Mai ho dato nome ad un fiume:
?sempre un altro fiume che passa.

Nulla mai continua,
tutto ricomincia!

E senza alcun ricordo
di altre occasioni perdute,
tiro la rosa del sogno
nelle tue mani distratte?

MarioQuintana

"Quando l'onda s'innalza con sordo bisbiglio
posso ascoltare allora la tua voce;
o nel bosco tranquillo, dove spesso origlio,
e ogni cosa e' silente in quella luce.
Io ti sono vicino e tu mi sei vicina,
pur sapendo che sei cosi' remota.
Mentre il sole tramonta e sorgono le stelle.
Oh tu fossi con me, piu' bella fra le belle!"


W.GOETHE


Ti guardo e il sole cresce
Presto ricoprir?la nostra giornata
Svegliati cuore e colori in mente
Per dissipare le pene della notte

Ti guardo tutto ?spoglio
Fuori le barche hanno poca acqua
Bisogna dire tutto con poche parole
Il mare ?freddo senza amore

E' l'inizio del mondo
Le onde culleranno il cielo
E tu vieni cullata dalle tue lenzuola
Tiri il sonno verso di te
Svegliati che io segua le tue tracce
Ho un corpo per attenderti per seguirti
Dalle porte dell'alba alle porte dell'ombra
Un corpo per passare la mia vita ad amartiPaul P.Eluard



UN SOGNO DENTRO UN SOGNO

Questo mio bacio accogli sulla fronte!
E, da te ora separandomi,
lascia che io ti dica
che non sbagli se pensi
che furono un sogno i miei giorni;
e, tuttavia, se la speranza vol?via
in una notte o in un giorno,
in una visione o in nient'altro,
?forse per questo meno svanita?
Tutto quello che vediamo, quel che sembriamo
non ?che un sogno dentro un sogno.

E.A.Poe


 


Sto nel fragore
di un lido tormentato dalla risacca,
stringo in una mano
granelli di sabbia dorata.
Soltanto pochi! E pur come scivolano via,
per le mie dita, e ricadono sul mare!
Ed io piango - io piango!
O Dio! Non potr?trattenerli con una stretta pi?salda?
O Dio! Mai potr?salvarne
almeno uno, dall'onda spietata?
Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo
non ?che un sogno dentro un sogno?

ALLAN POE

Mi batteva il cuore; svelto, a cavallo!

Mi batteva il cuore; svelto, a cavallo!
E via! Con l'impeto dell'eroe in battaglia.
La sera cullava gi?la terra,
e sui monti si posava la notte;
se ne stava vestita di nebbia la quercia,
gigantesca guardiana, l?br> dove la tenebre dai cespugli
con cento occhi neri guardava.

Da un cumulo di nubi la luna
sbucava assonnata tra le nebbie;
i venti agitavano le ali sommesse,
sibilavano orridi al mio orecchio;
la notte generava migliaia di mostri,
ma io mille volte pi?coraggio avevo;
il mio spirito era un fuoco ardente,
il mio cuore intero una brace.

Ti vidi, e una mite gioia
pass?dal tuo dolce sguardo su di me;
fu tutto per te il mio cuore,
fu tuo ogni mio respiro.
Una rosea primavera
colorava l'adorabile volto,
e tenerezza per me, o numi,
m'attendevo, ma meriti non avevo.

L'addio, invece, mesto e penoso.
Dai tuoi occhi parlava il cuore;
nei tuoi baci quanto amore,
oh che delizia, e che dolore!
Partisti, e io restai, guardando a terra,
guardando te che andavi, con umido sguardo;
eppure, che gioia essere amati,
e amare, o numi, che gioia!

W Goethe

Per amarti

Per amarti, ho ceduto
il mio cuore al destino.
Non potrai pi?liberarti
non potr?pi?liberarmi!
dal destino dell'amore!

Non lo penso, non lo senti;
io e tu siamo tu ed io,
come il mare e come il cielo
sono cielo e mare, senza amore

Come la brezza, mi ricordi
il vento
come il ruscello, mi ricordi
il mare
come la vita, mi ricordi
il cielo;
come la morte, mi ricordi
la terra.

Jaan Ramon Jimez

*******

 

Se

Eternità bellezza
sola, se io potessi,
nel tuo cuore unico, cantarti,
come tu mi canti nel mio,
le sere limpide di gioia in pace!
Se nelle tue ultime estasi,
tu mi sentissi dentro,
inebriandoti tutta,
come mi inebri tutto tu!
Se io fossi - ineffabile -,
profumo, freschezza, musica, volo
nell'infinita pura primavera
della tua totalit?interiore senza fine!



Juan Ramon Jimez

****



 





 

 


 

Il raggio è riempito di miele

Il raggio è riempito di miele
i tuoi occhi son pieni di sole.
I tuoi occhi, mia rosa, saranno cenere
domani,

 e il miele continuerà a riempire altri raggi.

Non mi fermo a rimpiangere i giorni passati
- salvo una certa notte d'estate -
e anche l'ultima luce dei miei occhi azzurri
ti annuncerà lieti giorni futuri.

Un giorno, madre natura dirà "Mia creatura
hai già riso, hai già pianto abbastanza".
E di nuovo, immensa
sconfinata, ricomincerà

 la vita, senza occhi, senza parola, senza
pensiero...

Nazim Hikmet

Qui regna amore


Ove sei? de' sereni occhi ridenti
A chi tempri il bel raggio, o donna mia?
E l'intima del cor tuo melodia
A chi armonizzi ne' soavi accenti?

Siedi tra l'erbe e i fiori e a' freschi venti
Dai  la dolce e pensosa alma in balia?
O le membra concesso hai de la pia
Onda a gli amplessi di vigor frementi?

Oh, dovunque tu sei, voluttuosa
Se l'aura o l'onda con mormorio lento
Ti sfiora il viso o a' bianchi omeri posa,

E' l'amor mio che in ogni sentimento
Vive e ti cerca in ogni bella cosa
E ti cinge d'eterno abbracciamento.

 
Giosuè Carducci

 

Elegia


Ero tua ancor prima di averti veduto
La mia vita, al suo nascere, fu promessa alla tua;
me lo rivelò il tuo nome con un turbamento improvviso,
l'anima tua vi si celava per risvegliare la mia.
L'intesi un giorno e ne persi la voce;
a lungo l'ascoltai senza rispondere.
Il mio essere con il tuo, eran tutt'uno;
per la prima volta mi sentii chiamata.
Sapevi tu quel prodigio ? Ebbene, senza conoscerti,
mi rivelò l'amante, il mio signore,
e ti riconobbi sin dai primi tuoi accenti,
quando venisti a rischiarare i miei languenti.
La tua voce mi fece impallidire, chinai lo sguardo;
e in quello sguardo muto si unirono le nostre anime;
in fondo a quello sguardo si rivelò il tuo nome,
che senza chiedere riconobbi !
Da allora, attonita, ne subii l'incanto,
e a esso sottomessa, per sempre incatenata.
Esprimevo per lui i più dolci sentimenti;
l'univo al mio per suggellare i giuramenti.
Ovunque lo leggessi, quel nome incantatore,
e lacrime versavo:
di magica lode sempre soffuso,
ai miei occhi abbagliante si offriva.
Lo scrivevo...presto più non osai,
e il mio timido amore lo cangiava in sorriso,
mi cercava la notte, cullando il mio sonno;
e ancora intorno mi risuonava al risveglio;
era nel mio respiro e quando sospiro
è lui  che m'accarezza e che il mio cuore respira.
Nome amato ! Tenero nome ! Oracolo del mio destino
Ahimè Come mi piaci, come mi tocca la tua grazia!
Mi annunciasti la vita e, unito nella morte,
come un ultimo bacio chiuderai la mia bocca.

Marceline Desbordes-Valmore
 

Il mondo nel cuore

La coperta no,
non mi serve;
la testa la nascondo
nel morbido candore.

E ho il mondo nel cuore
e negli occhi;
la mia esistenza
così vicina alla tua.

E intanto, se tutto
scorre, ora non lo vedo..
mi basta sentire il tuo
affetto e sognare
di dormire sul cuore.

web


 

 

 

Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l'eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.

Khalil Gibram

Potessero le mie mani sfogliare

Potessero le mie mani sfogliare
Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
T'amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!

Garcia Lorca
 

Torna

 

 

Torna sovente e prendimi,
torna e prendimi amata sensazione –
quando il ricordo del corpo si ridesta
e trascorre nel sangue il desiderio antico;
quando labbra e pelle rammentano,
e alle mani pare di nuovo di toccare.

Torna sovente e prendimi, la notte,
quando labbra e pelle rammentano…


Costantinos Kavafis

 

Je T'Aime

T'amo per tutte le donne che non ho conosciuto
T'amo per tutte le stagioni che non ho vissuto
per l'odore d'altomare e l'odore del pane fresco
per la neve che si scioglie per i primi fiori
per gli animali puri che l'uomo non spaventa
T'amo per amare
T'amo per tutte le donne che non amo
sei tu stessa a riflettermi io mi vedo così poco.
Senza di te non vedo che un deserto
tra il passato e il presente
ci sono state tutte queste morti superate senza far rumore
non ho potuto rompere il muro del mio specchio
ho dovuto imparare parola per parola la vita
come si dimentica

Paul Eluard

 

Rimani
Rimani! Riposati accanto a me.

Non te n' andare.
 Io ti veglierò Io ti proteggerò
Ti pentirai di tutto fuorchè di essere venuta a me,
liberamente, fieramente.

Ti amo.
 Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
 Lo sai. Non vedo nella mia vita altra compagna,
 non vedo altra gioia... Rimani. Riposati.
 Non temere di nulla. Dormi stanotte sul mio cuore...

G. D'Annunzio

Ho sempre amato,
e te ne do la prova:
prima di amare,
io non ho mai vissuto pienamente.

Sempre amerò
e questo è il mio argomento:
l'amore è vita
e la vita ha qualcosa di immortale.

Se dubiti di questo,
allora io, amore,
nient'altro ho da mostrare,
nient'altro che il Calvario.

E.Dickinson

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.

E.Dickinson

 

Amo tutto ciò che è stato


Amo tutto ciò che è stato,
tutto quello che non è più
il dolore che ormai non mi duole,
l'antica e erronea fede,
l'ieri che ha lasciato dolore,
quello che ha lasciato allegria
solo perchè è stato, è volato
e oggi è già un altro giorno.

Fernando Pessoa

Il ramo rubato

Nella notte entreremo
a rubare
un ramo fiorito.

Passeremo il muro,
nelle tenebre del giardino altrui,
due ombre nell'ombra.

Ancora non se n'è andato l'inverno,
e il melo appare
trasformato d'improvviso
in cascata di stelle odorose.

Nella notte entreremo
fino al suo tremulo firmamento,
e le tue piccole mani e le mie
ruberanno le stelle.

E cautamente
nella nostra casa,
nella notte e nell'ombra,
entrerò con i tuoi passi
il silenzioso passo del profumo
e con i piedi stellati
il corpo chiaro della Primavera.


Pablo Neruda

DONNA


Nel tuo esserci l'incanto dell'essere,

La vita, tua storia,

segnata dal desiderio d'essere

semplicemente donna!

Nel tuo corpo tu porti,

come nessun altro,

il segreto della vita!

Nella tua storia

la macchia dell'indifferenza,

d
ella discriminazione, dell'oppressione

in te l'amore più bello,

la bellezza più trasparente,

l'affetto più puro

che mi fa uomo!


Eliomar Ribeiro de Souza

 

 

Scrivo a te donna
Ogni mattina, dopo il segno della croce,
scriverti
è come recitare una preghiera.
Non si può far di peggio,
ma io so fare di meglio.
Ora che non ti vedo,
di buon mattino,
mentre tutti dormono,
prendo la penna, come un ladro prenderebbe
la chiave di un forziere,
e con la penna
rubo la vita che non mi appartiene
e scavo un camminamento
per raggiungere te che, contro ogni legge,
considero mia.
S.Fiume

 

La belle dame sans merci

Certo i gabbiani cantonali hanno atteso invano
le briciole di pale che io gettavo
sul tuo balcone perchè tu sentissi
anche chiusa nel sonno le loro strida.

Oggi manchiamo all'appuntamento tutti e due
e il nostro breakfast gela tra cataste
per me di libri inutili e per te di reliquie
che non so: calendari, astucci, fiale e creme.

Stupefacente il tuo volto s'ostina ancora, stagliato
sui fondali di calce del mattino;
ma una vita senz'ali non lo raggiunge e il suo fuoco
soffocato é il bagliore dell'accendino


E .Montale

Ella passa radiosa


Ella passa radiosa, come la notte
Di climi tersi e di cieli stellati;
Tutto il meglio del buio e del fulgore
S'incontra nel suo sguardo e nei suoi occhi
Cos?addolciti a quella luce tenera
Che allo sfarzo del giorno nega il cielo.
Un'ombra in pi? un raggio in meno, avrebbero
Guastato in parte la grazia senza nome
Che ondeggia sulla sua treccia corvina
O dolcemente le illumina in volto,
Dove pensieri limpidi e soavi
Pura svelano e preziosa la dimora.
Su quella guancia, sopra quella fronte,
Così dolci, serene ma eloquenti,
I sorrisi avvincenti, i colori accesi
Parlano di giorni volti al bene,
è Di un animo che qui con tutto è in pace,
Di un cuore che ama innocente!

George Byron

Prendimi la pelle di un tempo

Prendimi la pelle di un tempo,
divino amore,
quella scorticata e precisa
che hanno dato le mie labbra:
le mie labbra sono ombre funeste.
Prendi i miei baci,amore,
prendimi la polvere delle ali,
perchè possa volarti sul cammino,
io,fantasma giocoso degli specchi.


Alda Merini

 

Ho bisogno di sentimenti

Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all' orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e di colori nuovi.
Alda Merini

Ultimo brindisi

Bevo a una casa distrutta,
alla mia vita sciagurata,
a solitudini vissute in due
e bevo anche a te:
all'inganno di labbra che tradirono,
al morto gelo dei tuoi occhi,
ad un mondo crudele e rozzo,
ad un Dio che non ci ha salvato.

A A.Achmatova

Appare il sole radioso

Appare il sole radioso, e tu dietro a lui, spero.
Esci fuori in giardino e sei rosa fra le rose,
e sei giglio fra i gigli.
Quando nel ballo ti muovi si muovono le stelle,
insieme e intorno a te.
Notte! E così sarebbe notte!
Tu superi lo splendore soave e seducente della luna.
Seducente e soave sei tu, e fiori,
luna e stelle a te s'inchinano, o sole!
Sole, sii anche per me artefice di giorni radiosi!
Questa è vita, è eternità

 
W.Goethe

Ancora

Non ci credo ancora
stai arrivando accanto a me
e la notte ?un pugno
di stelle e di allegria
palpo gusto ascolto e vedo
il tuo volto il tuo passo lungo
le tue mani e tuttavia
ancora non ci credo
il tuo ritorno ha tanto
a che vedere con te e con me
che per cabala lo dico
e per i dubbi lo canto
nessuno mai ti rimpiazza
e le cose pi?triviali
si trasformano in fondamentali
perch?stai tornando a casa
tuttavia ancora
dubito di questa fortuna
perch?il cielo di averti
mi sembra fantasia
per?vieni ed ?sicuro
e vieni col tuo sguardo
e per questo il tuo arrivo
rende magico il futuro
e ancorch?non sempre abbia capito
le mie colpe e i miei disastri
invece so che nelle tue braccia
il mondo ha senso
e se bacio l'audacia
e il mistero delle tue labbra
non ci saranno dubbi n?cattivi sapori
ti amer?di pi?br> ancora.

Mario Benedetti

Stringendosi alla terra

Amore alle labbra era un tocco
Dolce quanto reggevo;
E parve una volta troppo;
Io dell'aria vivevo

Che a fiotti da dolci cose
M'investiva...profumo di muschio
Da giovani vigne nascoste
In fondo a un poggio al crepuscolo?

Dolente io ero e stordito
Da fiori di caprifogli
Che scuotono quando li cogli
Una rugiada alle dita.

Bramai forti dolcezze, ma solo
Da giovane parvero forti;
Il petalo della rosa
Fu quello che punse e morse.

Nessuna gioia adesso che mi piaccia
Se non mischiata a dolore,
A sfinimento e ad errore:
Per questo io amo la traccia

Di lacrime, il marchio che resta
D'un quasi troppo amore,
Il dolce d'amara corteccia
E delle spezie il bruciore.

Se morta, dolente e segnata
Ritiro via la mano
Dopo averla premuta, schiacciata
Nell'erba e nella sabbia,

Quel poco male non basta:
Io voglio pi?forza e pi?peso
Perch?la terra ancor pi?rude prema
Tutto il mio corpo steso.

Robert Frost


Per te

Per te ? forse dormi adesso in una nuvola
di sogni di lana ? non scrivo solo questa poesia.
Per te trionfante, sorridente, bella,
?me per te persino triste, sconfitta
(anche se non capir?mai
chi potrebbe sconfiggerti!),
per te senza fiducia n?pace,
per te scrivo una poesia dopo l?altra,
come se volessi un giorno ? come una tartaruga
? giungere, con l?aiuto di parole imperfette
e immagini, l? dove tu sei gi?da tanto,
l? dove ti ha portato il lampo della vita.

Adam Zagajewski

 ELENA


Ti vidi una volta, una sola volta ?anni fa:
non voglio dir quanti ? non molti, tuttavia.
Era notte, di Luglio; e dalla grande luna piena
che, come la tua anima, ricercava, elevandosi,
un suo erto sentiero per l'arco del cielo,
piovve un serico argenteo velo di luce,
con s?recando requie, grave afa e sopore,
sui sollevati visi d'almeno mille rose
che s'affollavano in un incantato giardino,
che nessun vento ? se non in punta di piedi ? osava agitare.
E cadde su quei visi di rose levati al cielo,
che in cambio restituirono, per l'amorosa luce,
le loro anime stesse odorose, in estatica morte.
Cadde su quei visi di rose levati al cielo,
che sorridendo morirono, in quel chiuso giardino,
da te incantati, da quella poesia che tu eri.
In bianca veste, sopra una sponda di viole,
ti vidi reclina, mentre che quella luce lunare
cadeva sui visi sollevati delle rose,
e sul tuo, sul tuo viso ?ahim? dolente!
Non fu il Destino che, in quella notte di Luglio,
non fu forse il Destino ( e Dolore ?l'altro suo nome)
che m'arrest? davanti a quel giardino,
a respirar l'incenso di quelle rose addormentate?
Non un passo nel silenzio: dormiva l'odiato mondo,
tranne io e te. M'arrestai, guardai
e ogni cosa in un attimo disparve
(Oh, ricorda ch'era un magico giardino! )
Si spense il perlaceo lume della luna:
non pi?vidi sponde muscose, tortuosi sentieri,
i lieti fiori e gli alberi gementi;
e moriva quel profumo stesso delle rose
tra le braccia dell'aria innamorata.
Tutto svaniva fuor che tu sola ? una parte anzi di te:
fuor che quella divina luce nei tuoi occhi-
fuor che la tua anima nei tuoi occhi alzati al cielo.
Quelli io vedevo e non altro ? l'intero mondo per me.
Quelli io vedevo e non altro ? e cos?per molte ore-
quelli solo io vedevo ? finch?la luna non tramont?
Quali selvagge storie del cuore erano inscritte
in quelle celestiali sfere di cristallo!
Quale fosco dolore! E sublime speranza!
Quale tacito e pacato mare d'orgoglio!
Quale audace ambizione! E che profonda-
insondabile capacit?d'amore!
Ma disparve infine Diana alla mia vista,
velata in un giaciglio di scure nuvole a ponente;
e tu ? uno spettro ? tra i sepolcrali alberi
ti dileguasti. Solo i tuoi occhi rimasero.
Essi non vollero andar via ? mai pi?disparvero.
Quella notte illuminando il mio solingo cammino,
non pi?mi lasciarono (come invece, ahim?
le speranze! ). Ovunque mi seguono, mi guidano
negli anni. Sono i miei ministri ? ma io il loro schiavo.
Loro compito ?d'illuminarmi, d'infiammarmi,
e mio dovere ?d'esser salvato da quella luce,
in quel loro elettrico fuoco purificato,
in quel loro elisio fuoco santificato.
Mi colmano l'anima di belt? di speranza ?
su nel cielo ? le stelle a cui mi prostro
nelle tristi, mute veglie delle mie notti;
e nel meridiano splendore el giorno
ancora io le vedo ? due fulgenti e dolci
Veneri, che il sole non pu?oscurare.

E.A.Poe

SE DELLA MIA VOCE
Se della mia voce potessi liberarmi
per attorcigliare la tua gola alla mia
e solo usare quell'oceano
formato dalle tue parole che nettare sono
per la mia lingua di orfano di vedovo di straniero
Se smettere potessi d'essere assente
per trasformare la tua anima nella mia patria
lasciandoti sentire per una volta
l'impatto mortale del mio silenzio
In fondo altro non sono che il ricordo della tua voce
Ogni volta che mi rifiuti
finisci di partorirmi.

Alejandro Jodorowsky




TU

Dove non c'?libert?br> tu sei la libert?br> dove non c'?dignit?br> tu sei la dignit?br> dove non c'?calore
e vicinanza tra esseri umani
tu sei la vicinanza e il calore
cuore del mondo insensibile
Le tue labbra e la tua lingua
sono domande e risposte
Tra le tue braccia e nel tuo grembo
c'?qualcosa che somiglia alla pace
ogni tua forzata partenza
anela il ritorno
sei l'inizio del futuro
cuore di un mondo insensibile.
Non sei un concetto di fede
nessuna filosofia
nessuna regola o propriet?br> a cui aggrapparsi
e puoi sbagliare e dubitare e lasciar correre
cuore del mondo insensibile.


Chi ha nostalgia di te
quando io ho nostalgia di te?
Chi ti accarezza
quando la mia mano ti cerca?
Sono io o sono
i resti della mia giovent?
Sono io o sono
gli inizi della mia vecchiaia?
E' il mio coraggio di vivere
o la mia paura di morire?
E perch?la mia nostalgia
dovrebbe dirti qualcosa?
E che cosa ti d?la mia esperienza
che mi ha solo reso triste?

E che cosa ti danno le mie poesie
in cui dico soltanto
come ?diventato difficile
essere o dare?
Eppure brilla nel giardino
il sole nel vento prima della pioggia
e profuma l' erba che muore
e il ligustro
e io ti guardo
e la mia mano tastando ti cerca.

ERICH FRIED

****************


Te

lasciarti essere te

tutta intera

Vedere

che tu sei solo

se sei

tutto ci?che sei

la tenerezza

e la furia

quel che vuole sottrarsi

e quel che vuole aderire

Chi ama solo una met?br>
non ti ama a met?br>
ma per nulla

ti vuole ritagliare a misura

amputare

mutilare

Lasciarti essere te

?difficile o facile

Non dipende da quanta

intenzione e saggezza

ma da quanto amore e quanta

aperta nostalgia di tutto-

di tutto

quel che tu sei

Del calore e del freddo

della bont?br>
e della protervia

della tua volont?br>
e irritazione

di ogni tuo gesto

della tua ritrosia

incostanza

costanza

Allora

questo lasciarti essere te

non è forse

così difficile



Erich fried



 





 

 

 

 

 

 

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